Diagnosi dei problemi di circolazione negli impianti di riscaldamento

La circolazione nell’impianto del mio cliente non è ottimale


Il Problema

Se i vostri clienti hanno problemi legati alla cattiva circolazione dell’acqua, come per esempio radiatori freddi, è importante identificare la causa del problema per poterlo risolvere. Questa guida vi aiuterà a condurre i controlli che vi porteranno a un’accurata diagnosi dei problemi di circolazione.

 

Identificare il problema

Controllate che la caldaia stia funzionando correttamente. Controllate la pressione del bruciatore. Rimane acceso?

  • Prelevate un campione di acqua da un radiatore. Verificate se ci sono solidi in sospensione o una colorazione che può indicare corrosione.
    • Una tinta rossastra dell’acqua indica la presenza di ossidi di ferro e suggerisce che la corrosione sia in atto. Potrebbe esserci ingresso di aria nell’impianto.
    • Se nell’acqua ci sono particelle nere, probabilmente si tratta di magnetite. Dal momento che questo è lo stadio finale della corrosione, probabilmente ce ne sono grossi depositi nell’impianto.
    • Se l’acqua è limpida, se ne deduce che non c’è corrosione in atto, ma ciò non esclude che ci sia stata nel passato. E’ possibile che la velocità di circolazione non sia sufficiente a mantenere in sospensione i residui. In questo caso, controllate che l’alimentazione dell’acqua fredda non sia bloccata.
  • Controllate la pompa. E’ orientata correttamente e funziona bene? Aprite tutte le valvole dei radiatori e, se necessario, spurgateli. Prendete nota se il problema riguarda tutti i radiatori o solo alcuni.
  • Osservate se la circolazione migliora quando aumentate la velocità della pompa. E’ molto importante identificare se ci sono radiatori che non si scaldano per nulla. Se questo si verifica, significa che l’impianto è bloccato. Controllate che tutte le valvole funzionino bene. Se non si inceppano, non sono loro a causare il blocco. Accertato ciò, prelevate un campione d’acqua da uno dei radiatori freddi per vedere se ci sono accumuli di fanghiglia.
  • I radiatori devono essere spurgati di frequente? Se si accumula gas in uno o più radiatori, è importante determinare se si tratta di acido solfidrico, idrogeno o aria.
    • L’acido solfidrico è prodotto dall’attività batteriologica e non si riscontra di frequente. E’ un gas tossico con un inconfondibile odore simile a quello delle uova marce, distinguibile da quello dell’acqua ferma o degli additivi chimici.
    • L’idrogeno è un prodotto della corrosione ed è comune negli impianti nuovi dove è stato applicato flussante in eccesso, che ha indotto il rame a depositarsi sulle superfici. La corrosione si trova anche in impianti più vecchi che non sono stati puliti adeguatamente dopo l’installazione di nuovi componenti, come radiatori aggiuntivi o una nuova caldaia.
    • Se nell’impianto si trova aria, probabilmente il problema è meccanico.

 

La Soluzione

Se il problema che avete identificato è di natura meccanica, lo potete risolvere con un opportuno intervento di riparazione.

 I problemi causati da produzione di idrogeno e residui della corrosione devono invece essere affrontati usando prodotti chimici per la pulizia. Prima di procedere con la pulizia dell’impianto, controllate che il vaso di espansione sia esente da contaminazione batterica o microbiologica. Se necessario, isolatelo, svuotatelo, pulitelo e disinfettatelo.

Per pulire l’impianto dovete scegliere il prodotto chimico appropriato per il tipo di installazione e di problema - in questo caso si raccomandano Sentinel X400 Risanante e X800 Pulitore Ultra - e se possibile eseguire la pulizia con una pompa per il lavaggio ad alta circolazione, ma solo se è adatto per l’impianto. Infatti il lavaggio ad alta circolazione non è adatto per impianti che contengono tubazioni in plastica di piccolo diametro (ad esempio 6 mm o inferiore). Se l’impianto è nuovo o in funzione da meno di sei mesi, il prodotto indicato è Sentinel X300 Pulitore Impianti Nuovi e si raccomanda il lavaggio senza l’ausilio di pompa esterna.

Se il problema di circolazione era dovuto a contaminanti come la fanghiglia, il lavaggio ad alta circolazione dovrebbe risolvere il problema. Esaminate l’acqua periodicamente per controllare che non vi siano contaminanti e, se ne trovate, sciacquate e svuotate l’impianto dopo avervi lasciato circolare per 2-4 settimane una dose di Sentinel X400.

Se il problema era la produzione di idrogeno, il prodotto pulitore deve essere lasciato circolare per almeno 24 ore. Ma se l’impianto è vecchio e si sono accumulati molti depositi, lasciatelo anche 2-4 settimane per permettergli di fare effetto.

Se avete trovato acido solfidrico, disinfettate l’impianto con un biocida apposito, come Sentinel X700, prima del risciacquo finale.

Dopo aver pulito l’impianto, è necessario trattarlo con un inibitore della corrosione e dei depositi che sia adatto a tutti i metalli, come Sentinel X100 Inibitore. Se nell’impianto si formava gas idrogeno, è consigliabile raddoppiare la dose di inibitore. Dal momento che ci vuole tempo affinché le superfici dove la corrosione è attiva vengano passivate, la produzione di idrogeno cesserà, ma dopo un certo intervallo. Pertanto è meglio osservare l’impianto per un minimo di sei settimane prima di intraprendere ulteriori azioni.


Prodotti correlati a questa guida: